Numismatica
La formazione della collezione numismatica si deve a Fortunato Zeni (1819-1879), che fece dono al museo cittadino della propria raccolta di monete romane. A queste si aggiunsero nel corso dei decenni centinaia di esemplari sia romani che medievali e moderni, provenienti soprattutto dal territorio trentino. A Paolo Orsi (1859-1935) si deve invece l'insieme delle monete greche e magnogreche.
Accanto al nucleo di 1100 monete greche e magnogreche affluite tramite il lascito Orsi, il Museo registra oggi oltre 2100 monete romane, 240 bizantine e un insieme di circa 3000 monete medievali e moderne emesse da zecche italiane.
Con l'esposizione temporanea "D'argento e d'oro" (dal febbraio 2003 al marzo 2004) il Museo ha voluto presentare per la prima volta al pubblico una consistente selezione del proprio patrimonio numismatico. Il percorso conduce dalle più antiche coniazioni di Atene e delle colonie greche dell'Occidente, alle soglie dell'età moderna.
I reperti delle collezioni sono inventariati e schedati. I dati sono consultabili online sotto la voce Ricerca>Archivi>Sezioni del Museo.
Numismatica greca
La raccolta di monete greche fa parte della collezione Paolo Orsi e comprende 1120 pezzi in oro, argento e bronzo.
Il nucleo più cospicuo consiste di emissioni magnogreche e sicule che vanno dal VI sec. fino alla fine del III sec. a.C., alle quali si aggiungono esemplari prodotti dalle zecche della Grecia vera e propria, dell'Asia Minore e dell'Africa Settentrionale, d'epoca anche posteriore alla conquista romana.
Nelle immagini
- Tetradramma di Atene
(480-449 a.C.)
- Tetradramma di Siracusa
(485-465 a.C.)
Numismatica romana
La collezione di monete romane, nata dal nucleo donato da Fortunato Zeni, si compone di oltre 2000 pezzi di bronzo e d'argento, provenienti sopratutto dal basso Trentino.
Poco più di cento sono le emissioni repubblicane, fra cui figurano pezzi aes grave e alcuni relativi nominali (semisse, triente, quadrante, sestante ed oncia), ed esemplari di denarii in argento, riferibili a diversi magistrati monetali.
Ricca invece la serie di emissioni imperiali, da Augusto (27 a.C. - 14 d.C.) alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C.
Nelle immagini
- Denario di Gaius Cato
(123 a.C)
- Grande bronzo di Traiano
(98 - 117 d.C)
Numismatica medievale e moderna
La collezione di monete medievali e moderne si compone di più di 3000 pezzi, di cui formano un nucleo cospicuo gli esemplari bizantini, con pezzi che vanno da Anastasio (491-518 d.C.) fino ad Andronico II (1328-1332).
Ricca in particolare la collezione di monete italiane, rappresentata da esemplari che vanno dall'epoca medievale fino ai nostri giorni; particolare importanza riveste il nucleo di pezzi provenienti dai siti di età basso medievale e rinascimentale del Trentino meridionale (XIII-XV secolo).
Nelle immagini
- Follis di Giustiniano
(527-565)
- Follis di Leone III Isaurico
(717 - 741)
- Denaro piccolo e scodellato coniato sotto Federico II di Svevia
(1218-1250)
- Moneta di Vittorio Emanuele II
(1876)