RIAPRE AL PUBBLICO IL MUSEO DELLA CITTA' DI ROVERETO

  •  29.01.2021 - 16:13 
  •  Mostre
  • NUOVA MOSTRA TEMPORANEA ISTANTANEE DA UNA CITTÀ. ROVERETO TRA STORIA E STORIE

MARTEDì 2 FEBBRAIO RIAPRE AL PUBBLICO IL MUSEO DELLA CITTA' DI ROVERETO CON LA NUOVA MOSTRA TEMPORANEA

ISTANTANEE DA UNA CITTÀ. ROVERETO TRA STORIA E STORIE
Museo della Città di Rovereto, 2 febbraio - 2 maggio 2021

Riapre al pubblico, dopo il Museo di Scienze e Archeologia, anche il Museo della Città di Rovereto in via Calcinari, con la mostra fotografica Istantanee da una città. Rovereto tra storia e storie a cura di Alessandro Andreolli, Riccardo Baroni, Tana Vaclavikova, Eleonora Zen, visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00. Per favorire la fruizione, entrambe le sedi sono aperte a ingresso gratuito

La mostra è realizzata da Fondazione Museo Civico di Rovereto in collaborazione con Amici Laboratorio di storia, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina.

“È una città che conduce i visitatori in percorsi nel tempo e nello spazio e si racconta attraverso i suoi luoghi, immutati, modificati o addirittura scomparsi, attraverso costumi, personaggi, vite, tutti fissati nell’attimo immortale di una fotografia, che ferma il tempo e la memoria e ci permette analisi e confronti, percorsi nel passato e riflessioni sul presente e sul futuro”, dichiara Giovanni Laezza, presidente della Fondazione MCR. “Sarà un bel viaggio per tutti quelli che vivono e amano Rovereto, ma anche, ci auguriamo, un interessante biglietto da visita per i visitatori da altre città e da altre regioni, che avranno la possibilità unica di conoscere la città in modo più approfondito, scalfendo la superficie e penetrando nelle sue molte anime”.

Anche il sindaco di Rovereto Francesco Valduga sottolinea l’importanza della mostra e dei preziosi documenti che la animano “Lo straordinario patrimonio raccolto rappresenta un percorso a ritroso nel tempo che apre le porte alla comprensione della nostra contemporaneità. È impossibile non emozionarsi guardando gli scatti con i quali i fotografi – cronisti, storici, artisti o semplici appassionati – hanno immortalato momenti di quotidianità, edifici di particolare rilevanza, personaggi più o meno illustri, raccontandoci il loro presente per tramandarlo fino a noi. E oggi, grazie al lavoro del Museo Civico e in particolare del progetto di RAM – Rovereto Archivi Memoria – è possibile per chiunque scoprire scorci di questo passato così affascinante”.

ISTANTANEE DA UNA CITTÀ, ROVERETO TRA STORIA E STORIE non è solo una mostra fotografica.

È un patrimonio eccezionale che, lontano dall’essere un tesoro polveroso chiuso nei depositi di un museo, ritorna vivo, e restituisce squarci di storia, personaggi, situazioni, eventi, cristallizzati e resi immortali dalle immagini fotografiche. È un'esposizione che valorizza il territorio e la sua storia, ma non è di interesse solo locale e tantomeno localistico, perché mette in luce anche il valore e il fascino del medium che quella storia trasmette, la stessa fotografia che si fa straordinario reperto. Il periodo rappresentato dalle immagini va dall’800 alla prima metà del ‘900.

La mostra è uno dei risultati, prezioso per tutta la comunità, del progetto R.A.M. (Rovereto Archivi Memoria), promosso dalla Fondazione Museo Civico e da Amici Laboratorio di storia con il sostegno della Fondazione Caritro, che non a caso ha lo stesso acronimo del termine informatico Random Access Memory, che rinvia alla fugace memoria personale e collettiva che la società è chiamata oggi a conservare e proteggere. Il progetto ha visto il riordino, la digitalizzazione e la predisposizione di un archivio digitale di immagini storiche disponibili alla fruizione attraverso un sito internet http://www.fondazionemcr.it/ram/

La Fondazione Museo Civico di Rovereto - che ha più di centocinquant'anni di vita - ha raccolto nel tempo migliaia di documenti di ogni tipo. La sua fototeca storica dispone di decine di migliaia di unità, comprendenti fotografie, lastre fotografiche in vetro, negativi su pellicola, diapositive, cartoline postali, carte da visita, memorie funebri, documenti, sigilli, lucidi, carte geografiche, geologiche e mappe, necrologi, stampe, disegni, incisioni, manoscritti. Il nucleo storico del fondo è formato da fotografie di Rovereto e da ritratti di personaggi importanti databili tra ‘800 e ’900, cui si aggiungono fondi recenti che portano il patrimonio fotografico museale a raccogliere migliaia di immagini, tra storia e cronaca.

LA ROVERETO SCOMPARSA, LA CITTÀ’ E L’UOMO, IL RITRATTO La prima sezione della mostra, al piano terra del Museo della Città ha per titolo LA ROVERETO SCOMPARSA La storia qui raccontata è quella di una città che non c’è più, modificata dalle trasformazioni del paesaggio urbano nel corso di oltre un secolo. Scorci, paesaggi, particolari scomparsi, cancellati o sostituiti dalla città in evoluzione. Grazie a queste fotografie, dunque, è possibile scoprire la “Rovereto scomparsa”, una città attraversata dalle rogge, con piazze e vie oggi quasi del tutto irriconoscibili. E ancora fontane, lavatoi, torri per l’approvvigionamento idrico, elementi tipici di un modello urbanistico. Spesso, in queste immagini, è il particolare a rivelarci il luogo dello scatto, facendo emergere il genius loci nella dimensione storica che ogni città conserva. Questa sezione è uno spazio indipendente, a se stante rispetto alle sale del piano superiore. Infatti questa vera e propria “mostra nella mostra” ha una sua forza evocativa - che dà la possibilità di intraprendere un viaggio tra le vie del centro, così come si presentavano più di un secolo fa. È un percorso che non può non appassionare - perché le immagini catapultano il visitatore nel passato dei luoghi che si vivono quotidianamente, offrendo la possibilità di ridare un volto alla città che non c'è più - alla “Rovereto scomparsa”.

La seconda parte della mostra, al primo piano del Palazzo, è suddivisa in due sale

LA CITTÀ E L’UOMO Le fotografie nella prima sala guidano attraverso una città animata e vissuta. Una città che si addobba per le sfilate militari e per le cerimonie religiose, o assiste muta al passaggio di carri funebri e osserva lo scorrere dei giorni sulle sue piazze - una città che è viva, grazie ai suoi spazi legati alla socialità. Le immagini però non sono solamente in grado di mediare l'atmosfera e la quotidianità dell'epoca concreta, ma costituiscono anche documenti storici straordinari. Infatti, pur essendo certamente suggestive, con l'aiuto di altre fonti e altri strumenti di ricerca, prendono corpo, e riescono a ricostruire la storia che l'autore stesso dello scatto voleva raccontare.

È IL RITRATTO il genere cui è dedicata l’ultima sala, dove si giunge nel cuore del percorso. Questo viaggio nella città e nella sua storia si compie così nella dimensione più intima e soggettiva della fotografia - quella della ritrattistica - in cui a emergere è l’uomo, la sua posa, ma anche il suo carattere introspettivo. Si tratta, dal punto di vista formale, di rappresentazioni individuali e collettive, poste su carte da visita, foto segnaletiche, ritratti nel senso più ampio del termine, in cui la città è soltanto in apparenza esclusa. Generi diversi, a descrivere le trasformazioni dell’Ottocento e del Novecento, che lasciano affiorare un intero mondo, fatto di atteggiamenti, di pose, di stili, di costumi, di storie singole e di vicende più generali, seguendo un percorso che nella sua evoluzione più tarda renderà la fotografia uno strumento al servizio del potere. Il percorso si chiude, con una ritrattistica ben più eccentrica nelle sue forme e nei suoi temi - fatta di vere e proprie curiosità “etnografiche”, rispetto al soggetto o al luogo, ma anche alle ragioni che furono alla base di tali scatti.

A sottolineare ancora una volta il valore di un archivio fotografico - questo - la cui importanza va ben al di là della sola storia cittadina.

ISTANTANEE DA UNA CITTÀ ROVERETO TRA STORIA E STORIE è anche un catalogo, disponibile al Bookshop del Museo

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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