Un'equipe di ricercatori della Fondazione Museo Civico di Rovereto , composta da botanici ed entomologi sarà impegnata, domani 14 aprile, in un'attività di censimento della flora dell'aeroporto Catullo di Verona, sulle piste e sui raccordi, e in altre zone aeroportuali, anche militari.

L'attività sarà compiuta con l'assistenza dei manager aeroportuali - in contatto con la Torre di Controllo - e dell'Aeronautica militare.

L'attività non è solo volta a individuare esemplari interessanti dal punto di vista floristico, tipici di un ambiente così estremo, oppure specie introdotte attraverso il viaggio di uomini e merci come accade con la flora ferroviaria, ma soprattutto a rilevare entità che possano essere di richiamo per gli uccelli, che da sempre rappresentano un grosso problema per il volo, compreso in fase di atterraggio e di decollo, per il possibile impatto dei volatili (bird-strike) con l'aeromobile o i motori.

Per questo, oltre ai botanici Filippo Prosser, Alessio Bertolli e Giulia Tomasi, sarà presente anche l’entomologo del museo Filippo Buzzetti, per individuare anche specie di cavallette e insetti legati alla flora locale, che possono rappresentare una fonte di cibo particolarmente attrattiva per gli uccelli.

Dopo la flora ferroviaria, anche l'ambiente aeroportuale diviene quindi un ecosistema da studiare per flora e fauna “in movimento”, con monitoraggi che assumono rilevanza anche per la gestione del rischio dei voli e della sicurezza aeroportuale, com'è di interesse per la Bird Control Unit coordinata da Fjodor Bodoardo Smirnov e dal responsabile dell’area di movimento dell'Aeroporto Catullo di Verona Paolo Sandrini che hanno condiviso l'importanza della ricerca contribuendo in modo determinante alla sua realizzazione.