Gli "Sguardi al femminile" del RAM film festival 2022 che hanno conquistato il pubblico. Un bilancio positivo
Oltre 3000 persone, tra gli spettatori tornati ad animare la sala godendosi l’esperienza collettiva del cinema, e le persone che hanno affollato le iniziative del Festival diffuso, con visite guidate ai Palazzi, al Planetario e alle mostre, la rievocazione storica all’isola di Loppio, gli aperitivi con ospite e le presentazioni degli archeo book brunch. Merito senza dubbio di un programma e di un focus “Sguardi al femminile” ricco di momenti di riflessione di grande attualità che hanno incontrato i favori del pubblico. Circa 1000 studenti in tre mattinate intense, hanno presentato laboratori e workshop cominciati con il museo durante l’anno sui temi del cinema e del patrimonio, hanno giudicato i film ed espresso i loro voti come veri critici cinematografici in erba.
“Il RAM film festival ha portato in città registi italiani e stranieri, autori, produttori, attori, conduttori televisivi, giornalisti, studiosi, archeologhe e archeologi e ricercatori, molti dei quali si sono fermati per tutta la durata del festival e hanno condiviso impressioni e progetti”, commenta Alessandra Cattoi, direttora dell’ente promotore del Festival, la Fondazione Museo CIvico di Rovereto e del RAM ".
“Cambiare nome e formula a un evento dalla lunga tradizione è stata una scommessa”, continua Giovanni Laezza, presidente della Fondazione “ma grazie alle proposte culturali, nuove e stimolanti, espresse dal nostro staff, e con l’aiuto del Comune di Rovereto e degli sponsor che da sempre ci sostengono, primi tra tutti Cassa Rurale AltoGarda e Rovereto e Fondazione Caritro, siamo convinti di essere sulla strada giusta per offrire alla città un appuntamento sempre più forte nei temi e attrattivo nei linguaggi per un pubblico ampio”
I FILM PREMIATI
Sono stati sette i premi principali assegnati dalle giurie del Festival, con diverse menzioni speciali:
Il premio del pubblico è andato al film francese "Les visages oubliés de Palmyre. I volti dimenticati di Palmira", del regista Meyar AL-Roumi, assegnato attraverso la compilazione di schede-voto da parte degli spettatori.
Il film "The Oath of Cyriac. Il giuramento di Ciriaco" da Andorra, ha vinto il “Premio Cinema Archeologico” e il “Premio Archeoblogger”. Olivier Bourgeois, presente al festival, ha costruito un film appassionato e appassionante sulla drammatica situazione del patrimonio archeologico della Siria post-guerra e sulla pericolosa vita di chi protegge il patrimonio culturale in zone di guerra.
Il “Premio L’Italia si Racconta” è andato al nuovissimo film “L’oro di Venezia”, di Nicola Pittarello, che ha mostrato una delle città più filmate e raccontate, attraverso una lente originale, quella del rapporto tra la Serenissima e i suoi possedimenti di terra. Il premio
“Sguardi dal mondo" è stato attribuito al brasiliano “Osmildo” di Pedro Daldegan, simbolo vivente della continua resistenza agli spietati predatori di risorse della foresta brasiliana che già decimarono i suoi antenati.
Il “Premio Cultura animata” è stato attribuito al britannico "Treasure. Il tesoro" di Samantha Moore, che abbina una tecnica raffinata di animazione a una narrazione che, essendo priva di dialoghi, può essere fruita da spettatori di qualsiasi nazionalità ed estrazione.