Monitoraggio in Vallagarina

 

L'avvio della ricerca a Rovereto
Dopo la scoperta, a metà degli anni Novanta, di un focolaio di Aedes albopictus (zanzara tigre) in un grande stabilimento di pneumatici ricoperti della zona industriale, il Comune di Rovereto, attraverso il Museo Civico, si è proposto di individuare precocemente una eventuale estensione dell'infestazione al territorio abitato e di seguirne in tempo reale l'evoluzione. Ciò allo scopo di adottare tempestivamente efficaci provvedimenti di lotta alla zanzara. Il monitoraggio è iniziato nel giugno del 1997 su un reticolo di ovitrappole, che ha raggiunto a regime il numero di 80, posizionate approssimativamente su cerchi concentrici attorno al focolaio accertato. Tale reticolo copriva la parte bassa della frazione Lizzana, comprensiva delle zone rurali e della zona industriale, la parte bassa di Lizzanella e le zone rurali delle località Navicello e Baldresca. Inizialmente solo meno di una decina di ovitrappole era collocata a Rovereto capoluogo.
Le ovitrappole sono contenitori dotati di alcune precise caratteristiche, in grado di attrarre le zanzare e indurle a deporre le uova al loro interno: sono di colore nero lucido, contengono un supporto di legno e una determinata quantità d'acqua (anche grazie a un sistema di "troppo - pieno"). A intervalli settimanali, il supporto viene rimosso e viene controllato al microscopio, per rintracciare la presenza di uova. Se sono individuate le uova, l'ovitrappola viene conside rata positiva, e la zona quindi viene ritenuta infestata. Vengono registrate e rientrano pertanto nelle statistiche sia la positività, sia il numero di uova accertate.

L'allargamento della zona monitorata
I primi ritrovamenti accertati di zanzara tigre sono avvenuti nell'estate 2001 in un raggio di 200 metri attorno al focolaio e tale area infestata ha subito un relativo allargamento solo nel 2003. Fino a quella data il reticolo di campionamento originario è rimasto sostanzialmente immutato, salvo qualche semplificazione e lievi estensioni territoriali. Dal 2004 la previsione di un allargamento dell'infestazione ha indotto ad allargare il reticolo alla parte collinare di Lizzana e Lizzanella, a Sacco, e a collocare nuove stazioni, dapprima nella parte sud di Rovereto (S. Maria) e successivamente in tutto il centro storico e nella sua parte nord (S. Marco). Dal 2007 il reticolo si estende anche alla parte collinare a est di Rovereto, a ovest a S. Giorgio e a nord fino a Brione. Ciò ha comportato un a relativa semplificazione della parte originaria del reticolo, compensata da un aumento e infittimento delle stazioni del centro storico.

L'ampliamento dell'intervallo temporale
Nel 2008 si sono aggiunte ulteriori stazioni a S. Ilario, S. Giorgio e Borgo Sacco, mentre con la campagna 2010 si è posizionata la prima stazione a Noriglio. Con l'aggravarsi dell'infestazione sono state ampliate non solo l'area di controllo, ma anche le settimane, infatti nel tempo è stato anticipato l'inizio del monitoraggio e ne è stata prolungata la fine per poter registrare la fine stagionale del fenomeno. Nel 2010 il primo controllo è avvenuto il 27 maggio. L'infestazione, con le prime positività del 17 giugno 2010, a differenza degli anni precedenti, si è manifestata fin da subito anche nella parte centro settentrionale del Comune (S. Ilario, centro città). L'infestazione continua a estendersi, anche se con intensità contenuta , e l'entomologo che cura la ricerca con il Museo consiglia di proseguire nel programma di disinfestazione come da calendario, includendo anche Noriglio, la cui posizione isolata potrebbe trarre giovamento da interventi adulticidi.

Il coinvolgimento di altri Comuni della Vallagarina
Nel 2011 l'area monitorata si è allargata a sette Comuni della Vallagarina: oltre a Rovereto, anche Ala, Isera, Mori, Nogaredo, Pomarolo, Villa Lagarina. Alle ottanta ovitrappole dislocate nel Comune di Rovereto, se ne sono quindi aggiunte altre venti circa per ogni Comune (a esclusione di Nogaredo, che ne ha undici), per un totale di poco meno di 200, con una densità di posizionamento pari a una ovitrappola ogni 300 abitanti. Le trappole sono controllate settimanalmente da ragazzi incaricati dalle varie amministrazioni comunali; l'intenzione è quella di rendere partecipe tutta la popolazione, a partire dai più giovani, nel prevenire la diffusione del fastidioso insetto. Nel 2012 rientra nel programma di monitoraggio il Comune di Avio, mentre è momentaneamente sospeso il controllo delle trappole di Nogaredo e Pomarolo. Nel 2013 aderisce anche il Comune di Besenello, nel 2016 Calliano, Volano e Aldeno.