Da Iras Baldessari a Liu Bolin: due mostre dedicate agli appassionati d'arte
Al Museo della Città e al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto
Per la primavera 2024, la Fondazione Museo Civico di Rovereto, offre agli appassionati d'arte due straordinarie occasioni di visita nelle sue due sedi:
▪️ MIMETISMI. IN NATURA E NELL'ARTE DI LIU BOLIN
Al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, l'arte si confronta e si fonde con la scienza con la mostra “Mimetismi. In natura e nell’arte di Liu Bolin” (fino al 30 giugno 2024), in collaborazione con la Galleria Gaburro di Milano, che vede esposte alcune delle straordinarie opere dell’artista cinese maestro del camouflage in relazione con reperti, esemplari delle collezioni, animali e piante vive che del mimetismo fanno uno strumento di sopravvivenza.
Attraverso le sue opere, Bolin sfida la percezione visiva, fondendo magistralmente l'arte con la sua invisibilità apparente. i visitatori sono invitati a immergersi nella riflessione di Bolin sulle complesse intersezioni tra l'uomo e l'ambiente, nella sua forte invisibile presenza che diventa riflessione e denuncia sul sociale e sul ruolo dell’umanità nel mondo.
Per approfondire > Mimetismi. In natura e nell'arte di Liu Bolin
▪️ BALDESSARI FUTURISTA. DALL'ASTRATTISMO AL DINAMISMO
Contemporaneamente, al Museo della Città, una vasta retrospettiva dal titolo “Baldessari futurista. Dall'astrattismo al dinamismo” celebra (fino all'8 agosto 2024) l'eclettico spirito di Roberto Marcello “Iras” Baldessari, artista dotato di una tecnica strepitosa, sia per i dipinti a olio, sia nei pastelli che nelle tecniche miste, ma anche solidissimo disegnatore, che sta avendo oggi la giusta collocazione tra i grandi del suo tempo.
Attraverso un'ampia selezione dei suoi lavori più significativi, la mostra, in collaborazione con il MART, si propone di esplorare le molteplici sfaccettature dell'arte di Baldessari del periodo futurista. Di estremo interesse la varietà dei media proposti nelle 70 opere esposte: 55 dipinti, oltre a 3 pregevoli sculture, incisioni e pastelli.
Il periodo considerato nel percorso espositivo va dai primi saggi di astrazione nel 1915, passando per gli esordi del Futurismo, sino all’ultimo periodo futurista legato all’aeropittura dal 1934 al 1937. La mostra non è tipicamente ad andamento cronologico, ma segue una divisione tematica secondo i soggetti che l’artista nel corso della sua carriera ha interpretato di più, sia per vocazione, sia perché più funzionali al discorso del Futurismo.
Per approfondire > Baldessari futurista. Dall'astrattismo al dinamismo
PROMO > Un biglietto, due musei
Con lo stesso biglietto è possibile visitare le due sedi espositive e le due mostre sopracitate.