Virtual reality e fulldome. Il cinema del RAM parla nuovi linguaggi
#anticipazioni2024 | Il primo programma fulldome in Italia e uno spazio sperimentale di realtà virtuale
Il RAM 2024 si apre a nuove tecnologie, linguaggi e sperimentazioni, alla ricerca delle più variegate dimensioni del cinema.
Per il pubblico sarà disponibile un nuovo Programma Off Fulldome del festival, parallelo al main program dove si andrà alla scoperta dei siti antichi attraverso il cinema immersivo. Il RAM è il primo film festival italiano con un programma di cinema fulldome.
A consentire questa nuova esperienza è lo strumento digitale da poco installato nello spazio del Planetario del Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, che da quest’anno viene trasformato nei giorni del festival in sala cinematografica declinata non solo sulle tematiche astronomiche, ma sui temi culturali. Le proiezioni avverranno tutti i pomeriggi, dalle 16 alle 18.
Sono state selezionate nuove produzioni di varie parti del mondo, oltre ad alcuni film di repertorio sui cieli antichi, per far conoscere al pubblico un nuovo modo di vivere la cultura e il cinema. Abbazie, castelli e tombe del Galles nello straordinario “From the shadows of the stones” di Matt Wright e Janire Najera (2024), il movimento artistico del “Suprematism” nel film tedesco di Sergej Prokofiev (2024), una visione profonda della storia epica australiana in "The Earth Above: A Deep Time View of Australia's Epic History" (2024) a cura del Ruwe collective, un collettivo di registi australiani indigeni e non, o ancora "Secrets of a forest" (2023) di Jim Brandenburg e Neil Luca per il Bell Museum, dove l'esibizione dei musicisti della Minnesota Orchestra è trasportata nella straordinaria foresta da cui proviene il legno degli strumenti, la foresta di Paneveggio. Viene poi dal Canada un film sulla vita e le opere di René Derouin, prodotto da Figure 55, dal titolo “Lands of the Americas”(2021) di Patrick Bossé. Un'esperienza immersiva che collega le creazioni dell’artista alle aree chiave delle sue migrazioni: dal Québec al Messico, al Giappone agli Stati Uniti, attraversando il Grande Nord canadese.
Accanto allo spazio del Programma OFF di Cinema Fulldome, il RAM inaugurerà quest’anno al Museo di Scienze e Archeologia uno spazio sperimentale con installazioni multimediali di realtà virtuale in cui troveranno la loro ideale collocazione la sperimentazione espressiva e l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Lo spazio, denominato RAM-X, sarà a cura di Filippo Maria Pontiggia, esperto di Virtual Reality, tecnologie immersive e linguaggi innovativi. L’intervento è nell’ambito della partnership che il RAM ha stretto con APA VdA, che raccoglie tecnici, produttori e filmmaker valdostani. APA organizza dal 2008 FRONTDOC, un festival cinematografico internazionale dedicato al CInema di Frontiera. La collaborazione con il FRONTDOC è legata non solo al focus sulle grandi migrazioni (naturalmente connaturato al tema del festival valdostano), ma anche sui nuovi linguaggi del cinema, su cui il RAM pone per questa edizione un’attenzione speciale.
Uno spazio speciale in questo ambito sarà riservato a un nuovo progetto VR in anteprima, realizzato per le Palafitte UNESCO, "Reflections VR: A Stilts life story", un progetto innovativo realizzato da ETT di Genova, finalizzato a raccontare, attraverso uno storytelling immersivo in VR, la vita delle comunità preistoriche che popolavano vari siti palafitticoli dell'Italia settentrionale, tra cui Fiavè.