A Rovereto un Ferragosto tra temperature record e notti tropicali
La città ha sperimentato un'ondata di caldo particolarmente intensa, con temperature massime che l'hanno resa il luogo più caldo della provincia.
Si legge in 3 minuti: il tempo di un caffé ristretto!
Negli ultimi giorni, Rovereto ha sperimentato un'ondata di caldo particolarmente intensa, che non è passata inosservata agli abitanti della città. Le stazioni meteorologiche locali hanno registrato temperature massime che per due giorni consecutivi hanno fatto della Città della Quercia il luogo più caldo della provincia di Trento. Lunedì 12 agosto, il termometro ha segnato un picco di 38,2°C, il valore più alto dell'anno. Anche il giorno precedente, domenica 11 agosto, la temperatura massima è stata notevole, raggiungendo i 37,1°C. Infine, il giorno successivo, martedì 13 agosto, la colonnina di mercurio ha raggiunto una ragguardevole massima di 37°C.
Non solo le temperature diurne hanno raggiunto livelli estremi, ma anche le notti non hanno offerto tregua. Negli stessi giorni, le temperature minime non sono mai scese sotto i 20°C, un fenomeno noto come "minime tropicali", che si è verificato per quattro notti consecutive. Dall'inizio del mese, ben 8 notti hanno registrato temperature minime sopra i 20°C, un dato che evidenzia la persistenza di un clima anomalo e preoccupante.
Rovereto e il torrente Leno
Sebbene queste temperature elevate non rappresentino record assoluti, sono comunque indicatrici di un trend allarmante. Durante l'estate del 2003, che rimane un riferimento per le ondate di calore estreme in Italia, dal 10 al 13 agosto si registrarono quattro giornate con temperature massime superiori ai 40°C, con un picco di 41,8°C l'11 agosto 2003. Tuttavia, quell'estate fu un evento eccezionale e isolato, mentre l'attuale preoccupazione risiede nella frequenza e persistenza delle alte temperature, anche se queste non raggiungono necessariamente i 40°C.
Il problema, quindi, non è tanto legato ai picchi di calore eccezionali quanto alla continua presenza di temperature superiori alla norma stagionale. In questi giorni, il caldo opprimente è diventato una costante, e non è un fenomeno limitato all'estate. Anche in inverno, le temperature si mantengono più elevate del normale, segnando un cambiamento climatico preoccupante.
Analizzando i dati storici relativi al trentennio 1981-2010, si osserva che in agosto, a Rovereto, le temperature minime notturne dovrebbero aggirarsi intorno ai 16°C, mentre le massime diurne dovrebbero essere di circa 29,5°C. Oggi, tali valori sembrano quasi freschi, un segnale del cambiamento nella percezione comune del clima estivo. È un cambiamento preoccupante, poiché riflette un aumento generalizzato delle temperature medie, con conseguenze potenzialmente devastanti per l'ambiente.
Un indicatore di questo cambiamento climatico è rappresentato dallo zero termico, che in questi giorni si trova a 5000 metri di altitudine. Questo significa che le temperature sono così elevate che il livello a cui l'acqua si congela si è spostato significativamente verso l'alto, con effetti deleteri per i ghiacciai. La fusione accelerata delle masse glaciali non solo minaccia l'ecosistema alpino, ma anche le risorse idriche e la stabilità geologica delle montagne.
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a cura di Filippo Orlando, area Meteorologia della Fondazione MCR