La Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico compie 30 anni. Un traguardo unico per una manifestazione culturale dedicata alla storia e all'archeologia. Molti festival analoghi sono nati e vissuti il tempo di qualche stagione. Il nostro continua da tre decenni perché affonda le sue radici, solidamente, sulla Fondazione Museo Civico e anche sulla prestigiosa figura dell'archeologo Paolo Orsi, di cui quest'anno si celebrano i 160 anni dalla nascita e cui la Rassegna è dedicata. Tra le prime istituzioni culturali, la Fondazione Museo Civico ha riconosciuto nel cinema uno strumento per preservare, valorizzare e promuovere il patrimonio mondiale. Ma non solo: ha capito che questi film sono essi stessi preziosi documenti del passato, da conservare con cura, catalogare e promuovere. Il museo ha raccolto così, in questi 30 anni, oltre 4.000 film che le produzioni consentono di utilizzare, sempre per manifestazioni non a scopo di lucro: per questo la nostra Rassegna si dirama poi, in Italia e all'estero, creando decine di eventi ogni anno, che fanno ben comprendere come l'unione tra turismo e cultura sia un binomio vincente, e che ci incoraggiano a proseguire su questa strada, impegnativa e affascinante, immaginando e progettando nuovi sviluppi.

GIOVANNI LAEZZA Presidente Fondazione Museo Civico di Rovereto


La Rassegna del Cinema Archeologico è arrivata alla sua trentesima edizione. Traguardo importante che dice quanto sia stato l'impegno che ha caratterizzato questi decenni. Le iniziative culturali durano nel tempo perché qualcuno crede fermamente nella loro importanza, spende energie e risorse per alimentarle e le attualizza cogliendo le nuove opportunità che via via si presentano, ma anche le nuove esigenze di linguaggio e di modalità di divulgazione di un sapere scientifico che sa rivolgersi ad un pubblico ben più ampio di quello degli addetti ai lavori, offrendo così un'importante occasione di crescita culturale per tutti. Una Rassegna quindi che narrando un passato a volte anche lontanissimo, sa stare nel presente e contribuire a creare quel legame con il futuro senza il quale diventa davvero difficile trovare ragioni adeguate per un impegno personale e collettivo dentro i vari aspetti del vivere civile. A questo riguardo, particolarmente preziosi sono il rapporto con le scuole che offre agli studenti possibilità di essere non solo fruitori ma anche protagonisti dentro percorsi qualificati e quello con altre realtà cittadine in una logica di costruzione di relazioni e sinergie costruttive. Ancora grazie quindi alla Fondazione Museo Civico e a tutto lo staff che con determinazione e creatività portano avanti questo evento che dà lustro alla nostra città sul piano nazionale e internazionale e un sincero augurio di buon lavoro.

CRISTINA AZZOLINI Vicesindaco Comune di Rovereto


Maggio 1990: il Museo Civico promuove il convegno scientifico "Paolo Orsi e l'archeologia del Novecento", in occasione del quale vengono proposte tre giornate di proiezioni di film. Nasce così la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico che oggi, trent'anni più tardi, è diventata una manifestazione culturale articolata e conosciuta ben al di là della città di Rovereto, con eventi satellite organizzati lungo il corso dell'anno in molte località italiane, da Siracusa ad Agrigento, da Torino a Udine, per spingersi fino a Belgrado e Istanbul. Una manifestazione che è maturata nel tempo, anche grazie all'impegno del Museo e a tutte le donne e gli uomini che vi hanno lavorato con passione ed entusiasmo. Trent'anni dopo, la Fondazione Museo Civico torna a riflettere sulla figura del celebre archeologo roveretano da cui tutto è partito. E lo fa con una produzione straordinaria, con un documentario che celebra il personaggio e al tempo stesso la manifestazione che nel suo nome è nata. "Paolo Orsi, la meravigliosa avventura" è dunque il momento clou della Rassegna 2019, una docufiction che rappresenta, più di mille celebrazioni, lo spirito di questi trent'anni di Festival. Oggi la Rassegna è senza dubbio punto di riferimento nazionale per le produzioni cinematografiche in ambito archeologico e mantiene la spinta innovativa rinnovando la sua formula con l'adesione di numerose realtà culturali che arricchiscono il programma delle cinque giornate di una bellissima festa della curiosità e della conoscenza.

ALESSANDRA CATTOI Direttora Fondazione Museo Civico di Rovereto