Sessantadue i documentari in concorso suddivisi in quattro sezioni, con giurie diverse. E quest'anno verrà attribuito il Premio Paolo Orsi.
Tanti i popoli e le culture antiche esplorate dai documentari in concorso, espressione sia di grandi produzioni che di autori indipendenti. Tutti però sono accomunati dallo scopo di approfondire aspetti del patrimonio mondiale, di farne scoprire piccole e grandi storie in una narrazione che permetterà al pubblico di godere di straordinarie immagini nell'atmosfera unica del Teatro Zandonai che in occasione del RAM diventa eccezionalmente sala di proiezioni, nella dimensione collettiva del cinema e con la possibilità del dibattito e del confronto.
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In programma le più recenti produzioni che spaziano dai tesori dei faraoni, alla Preistoria, agli Etruschi, dall’archeologia subacquea a Petra, alla Grecia e ai banchetti nella Roma antica, alla musica nell'antichità, alle nuove tecnologie e alla robotica applicate alla ricerca, a Venezia, ai nativi americani, al ruolo delle donne nel passato remoto, alla speciale task force italiana dedicata alla tutela del patrimonio.
Ma anche documentari su epoche più recenti o grandi personaggi, come quello dedicato alla vera storia dei pirati, o alla straordinaria figura dell'archeologo Champollion e al meno noto sia pur geniale fratello.
Importante l'apporto delle altre sezioni, "Sguardi dal Mondo" e "L'Italia si racconta", dedicate a film che narrano di un patrimonio fatto di antiche tradizioni e stili di vita, che creano l'identità dei popoli. Particolarissima anche la sezione dedicata alle animazioni, che sorprendono per la capacità di stimolare la riflessione con corti di grande impatto.
Ben 23 le nazioni produttrici rappresentate, molte di più le diverse nazioni del mondo di cui si racconta il patrimonio.
Le proiezioni dei film presso il Teatro Zandonai sono ad accesso libero e gratuito.