Pizzini. Una delle ultime fasi dello scavo dell'estate 2003

Ricerca archeologica

Promotore dei primi moderni scavi archeologici nel Trentino nell'ultimo ventennio dell'Ottocento, soprattutto grazie all'iniziativa dell'archeologo roveretano Paolo Orsi, il Museo Civico a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso ha avviato una serie di indagini archeologiche sul territorio nel Basso Trentino ed ha condotto scavi stratigrafici in siti di epoca pre-protostorica, romana e medievale, avvalendosi anche della collaborazione di altre istituzioni, fra cui il Centro Studi Lagarini e l'Università di Trento.

Per ricostruire il paesaggio e l'economia antichi e per datare i contesti archeologici, il Museo civico di Rovereto si è dotato di un laboratorio di archeozoologia e di un laboratorio didendrocronologia.

La ricerca archeologica si avvale anche del contributo di altre sezioni e laboratori museali, come la geologia, la zoologia e la botanica, attuando il prezioso principio di interdisciplinarietà che ha sempre caratterizzato l’attività scientifica dell’istituzione roveretana.

Scavi Paletnologici

Il Museo Civico di Rovereto ha promosso e condotto una serie di ricerche archeologiche in siti pre-protostorici del Basso Trentino: fra queste ricordiamo in particolare le campagne di scavo del 1994 e 1996 al Riparo del Santuario di Lasino in Val di Cavedine, dove è stata messa in luce una necropoli del II millennio a.C., e quelle condotte fra il 1998 e il 2003 in due siti dell'antica Età del Bronzo della Vallagarina: l'insediamento di Castellano-Pizzini e la necropoli in grotta di Castel Corno.

Scavi di età romana e tardoantica

Ricco di una tradizione di ricerche sul territorio portata avanti fin dall'Ottocento, a partire dalla seconda metà del secolo scorso la Sezione archeologica ha promosso e coordinato scavi archeologici in diversi siti romani della Vallagarina: meritano una particolare menzione le indagini condotte nel 1963 e 1969 nella necropoli tardoromana di Servìs di Savignano, quelle realizzate fra gli anni '60 ed '80 nella manifattura laterizia presso il lago di Cei e le ricerche intraprese fra il 1973 e il 2004 sul sito della villa di Isera. Si colloca a cavallo fra la fine dell'età romana e l'alto medioevo l'insediamento fortificato indagato fra il 1998 e il 2017 nel sito pluristratificato di Sant'Andrea nel Lago di Loppio nella valle del Cameras. 

Scavi Medievali

Le prime attività di ricerca del Museo Civico di Rovereto in campo medievale si sono esercitate prevalentemente su insediamenti fortificati della Vallagarina. Al 1995-1996 risalgono i sondaggi a Dosso Maggiore (Brentonico), che hanno permesso di giungere a dettagliate ipotesi ricostruttive del complesso. Del 1990-1992 sono poi le campagne di scavo alla Busa dei Preeri (Avio), una grande cavità naturale utilizzata come rifugio ed abitazione dal III-IV all'inizio del XVII sec. d.C. Avviate nel 1987 e conclusesi nel 2003 le indagini a Castel Corno, una struttura articolata e complessa in cui si riconoscono diverse fasi edilizie. Gli scavi archeologici condotti a Sant'Andrea negli ultimi venti anni, infine, hanno permesso di documentare i resti dell’omonima chiesa, le cui complesse vicende architettoniche si collocano fra il XII e il XVI secolo. 

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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